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Assicuratore: Come si diventa assicuratore?

Assicuratore: Come si diventa assicuratore?

Per molti, le modalità con le quali si diventa assicuratore sono sconosciute. Ci si potrebbe informare da un professionista che svolge già questo lavoro. Tuttavia, non tutti ne hanno la possibilità. Qual è il percorso che bisogna affrontare per svolgere la professione di consulente assicurativo? Lo vediamo nell’articolo di oggi.

IL PRIMO PASSO PER DIVENTARE ASSICURATORE: L’ISCRIZIONE AL RUI

Il requisito fondamentale per diventare assicuratore è l’iscrizione alla sezione E del RUI.

PICCOLA ANNOTAZIONE: Quando uso il termine assicuratore mi riferisco indistintamente ad agenti assicurativi tradizionali (coloro che rappresentano una sola compagnia), plurimandatari e broker assicurativi.

Chi non è iscritto al RUI non può intermediare contratti assicurativi. Tuttavia, capita di frequente che soggetti privi di regolare iscrizione all’albo svolgano la professione. Questo accade perché non di rado la professione di assicuratore viene svolta a titolo accessorio, circostanza che spesso rende incompatibile l’iscrizione all’albo. Di intermediari fantasma (non iscritti al RUI e quindi NON abilitati a svolgere la professione) ce ne sono molti di più di quanto tu possa pensare.

Per toglierti ogni dubbio sull’iscrizione al registro degli intermediari assicurativi, vai sul link in sovraimpressione: https://servizi.ivass.it/RuirPubblica/ e fai le opportune verifiche. Per comodità lo troverai anche in descrizione. Se il professionista che hai cercato non è iscritto al RUI, del suo operato non risponde nessuno.

CHI PUÒ DIVENTARE ASSICURATORE?

Guardando la categoria professionale degli assicuratori, ciò che salta all’occhio è la mancanza di competenza e professionalità. Le cose non potrebbero andare diversamente, visto che ci troviamo di fronte ad un’attività professionale con pochissime barriere all’ingresso.

Mi spiego meglio: chiunque abbia un diploma e non abbia riportato condanne può intraprendere l’attività di intermediario assicurativo. Le compagnie arruolano batterie di venditori, senza che i candidati debbano dimostrare competenze particolari, ad eccezione di quelle tipiche del piazzista/venditore.

L’ESAME PER L’ISCRIZIONE IN SEZIONE E DEL RUI

Ti confesso che provo un po’ di vergogna per le modalità con le quali si acquisisce questo titolo. Per poter essere iscritti alla sezione E del RUI bisogna frequentare un corso di 60 ore, al termine del quale si sostiene un esame.

Dove sta l’inghippo? Sia il corso che l’esame vengono svolti, 9 volte su 10, nella stessa agenzia che recluta nuovi collaboratori. In pratica chi deve controllare che si siano acquisite le competenze necessarie per evitare che il neo-assicuratore vada in giro a raccontare frottole è lo stesso per il quale il neo-assicuratore si ritroverà a vendere polizze.

Non c’è da stupirsi se durante il corso di formazione si fa passare il messaggio che il vino della casa è il migliore. L’interesse principale dell’agenzia è ampliare la sua rete commerciale, non di formare consulenti.

Riassumendo: con due settimane di formazione e il successivo superamento dell’esame chiunque può fregiarsi del titolo non nobiliare di assicuratore. Una volta ottenuta l’iscrizione alla sezione E, un assicuratore può fare una polizza semplice come quella del motorino, ma può assicurare anche un complesso sito industriale. Non c’è niente che glielo vieti. L’unico limite è dato dal cliente, che deve scegliere se affidarsi o NO a lui.

GLI ASSICURATORI SONO TUTTI UGUALI?

Per un imprenditore, riconoscere un ragazzo che è alle prime armi è cosa semplice; ma può capitare che si imbatta nell’assicuratore di mezza età che, al pari del neofita, non ha mai trattato in vita sua una polizza Rc Prodotti.

Dal comportamento del ragazzo comprenderà che è un argomento a lui estraneo, invece, dall’assicuratore esperto, o presunto tale, trasparirà una sicurezza condita con frasi del tipo: “NON TI PREOCCUPARE, CI PENSO IO, NE HO FATTE TANTE DI QUESTE POLIZZE”.

Un intermediario con due settimane di formazione che reali competenze può avere acquisito? Un assicuratore di mezz’età che non si è mai dedicato alla formazione nel settore dei rischi della media e piccola azienda, quali guai può far correre all’ignaro imprenditore?

Esistono anche casi in cui la formazione, erogata al neo-assicuratore che entra a far parte del team commerciale, è fatta in modo molto professionale: in questi casi, i neo-consulenti prima che vadano ad intavolare trattative, ricevono una preparazione adeguata.

Anche se, purtroppo, nella maggioranza dei casi si tratta di una formazione focalizzata solo sui prodotti che poi dovranno vendere. In linea di massima, comunque, in queste realtà non si bada all’obbligo di legge, ma si mira a far acquisire al neo-assicuratore una conoscenza di base adeguata.

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Fammi sapere nei commenti qui sotto se anche a te è capitato di imbatterti in assicuratori di mezz’età poco preparati nel tipo di polizza di cui avevi bisogno.

Alla tua protezione,
Mario Cianci

Lo specialista nel proteggere le aziende

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Lo specialista nel proteggere le aziende.

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Il vostro partner assicurativo in Abruzzo

Ho iniziato la mia carriera nel settore assicurativo, ma ho scelto di intraprendere una strada diversa rispetto a molti colleghi. Non volevo essere il classico "assicuratore" che vende polizze standard, ma un uno specialista nei rischi industriali, capace di aiutare gli imprenditori a gestire i rischi in modo strategico e consapevole.

La mia filosofia non si basa sulla vendita di polizze o preventivi immediati. Oggi, tramite Azienda Assicurata, il mio approccio parte sempre dalla mappatura dei rischi severi. Senza un'analisi approfondita, non posso fornire consulenze efficaci né rispettare gli obblighi di legge che prevedono la proposta di contratti assicurativi adeguati e personalizzati. Solo conoscendo a fondo un'azienda posso proporre soluzioni su misura.

Il risultato?

In passato cercavo di ottenere appuntamenti a freddo, ora sono le aziende a contattarmi. Collaboro solo con imprenditori che hanno compreso l'importanza di una strategia di gestione del rischio, anziché affidarsi semplicemente a polizze generiche che non risolvono i problemi reali. Senza una chiara visione dei rischi aziendali, non è possibile proteggere il futuro dell’impresa.

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